mercoledì 20 dicembre 2017

La telegiornalessa alle grandi manovre


Mi vedo costretta a rompere il silenzio per lanciare un appello (e Dio sa quanto appelli e appellai mi stiano sull'ideale John Holmes). Eccolo: staccate la spina ai telegiornali. Togliete loro l'ossigeno. Continuare a guardarli è accanimento terapeutico nei loro e nei vostri confronti. Lasciateli morire in pace assieme ai loro fratelli giornali e mandateli a spingere le margheritine da sottoterra.
Già che ci siete, piantatela anche di farvi del male guardando er dibattito serale che sempre li segue, per giunta commentandone i percolati tossici su Twitter.
Basta. Non date loro l'illusione di potersi salvare. Lasciate che donchisciottianamente si riducano a trasmettere per i mulini a vento, che il baratro finalmente li guardi bene dritto in faccia e che abbia il volto del signore qui sopra.

Perché, Lame, hai pensato proprio a Ted Bundy? Per un'associazione assai malevola e poco natalizia, lo ammetto, suggeritami dalla constatazione che adesso i TG, anzi le telegiornalesse, sono affidate quasi al 99% a donne che in studio introducono altre donne inviate che raccontano le favole ai bimbi grulli, cioè a noi. Parlo soprattutto di SkyTG24 e Rai(Fake)News24. Più che informazione, un misto tra il tè del Rotary, un sabato pomeriggio dal parrucchiere, una camerata di collegio femminile a mestruo sincronizzato e una presentazione Avon a casa delle casalinghe disperate. Risultato: misoginometro impazzito.
Normalmente, piuttosto che un TG a pranzo e cena preferisco "Masterchef Australia" ma dopo che, causa vento forte come a Caianello, si è mossa l'antenna tv e in cucina non vedo più Edd China fare l'autopsia alle macchine, che mi piaceva e rilassava tanto, oggi, per pigrizia, sono rimasta sintonizzata sulla famigerata telegiornalessa satellitare RAI.

Mai più. Ripeto, mai più.

Io sono abbastanza vecchia per ricordarmi la RAI anni sessanta di Bernabei, ovvero la RAI dei governi socialdemocristiani, della quale si è sempre detto peste e corna. No, non scherziamo. Quella era informazione velinara governativa ma di altissima classe e signorilità, nonché pudore quasi virginale. Se era propaganda te lo facevano in sedazione, tanto che non te ne accorgevi nemmeno e, anzi, chiedevi se se ne poteva avere ancora di quella roba buona. Oggi no, oggi l'endoscopista è fatto di crack e se urli ti ridono in faccia. E' una propaganda non sfacciata ma maligna, tumorale, pensata da un demone osceno e beffardo. Raccontata da delle Marypoppins ritardate che credono di farti addormentare con il ciuccio in bocca e invece ti fanno salire la bestia fin dai meandri del cervello rettiliano.
GLi spin-Goebbels le mandano in prima linea come soldatine Ryan a prendersi l'odio del popolo deriso che ne ascolta, schiumando, le menzogne e loro non se ne rendono conto, convinte di essersi socialmente emancipate e ignare di fare un mestiere considerato oggi dal pubblico parecchie tacche sotto quello della battona di strada.

Egregia telegiornalessa in capo Varetto, che all'ora di pranzo, mentre mangio cibo antico, mi preannunci  la megainchiesta serale sul cibo del futuro a base di vermi; lo sai che contemporaneamente, sull'altra telegiornalessa del Di Bella, sta andando in onda un servizio sull'eccellenza del caviale italiano? Il messaggio che esce zappando sai qual è? Che i bigatti sono per il popolo, e che Goebbels e famiglia continueranno a pasteggiare a caviale e tartufi. A te, forse, se sei carina, ti toccherà la ciotola con i croccantini. 

Forse però sono ingiusta con Varetto, perché dopo la mezz'orata della telegiornalessa rivale RAINew24s, i suoi vermi parevano perfino gustosi. 
La cura Di Bella oggi prevedeva: una servizia sciacquamorbida sulla ministra che chiede notizie all'audito Ghizzoni su una banca cara al babbino caro ma "senza fare pressioni" (ripetuto più volte, a grappolo, per tutta la servizia: "No pressioni, no pressioni, no pressioni"), con resoconto surreale anche dell'altra telefonata del mestolo Carrai all'audito. L'inaudita audizione. La solita cronaca dei fatti visti dalla parte dell'avvocato difensore.
Strano, Di Bella dovrebbe sapere che si parla di cose gravi. Che in America prima ti incarcerano per insider trading e poi ti chiedono chi è.

A seguire, a proposito di America, il pianto greco sulla riforma fiscale di Trump che:
1) vale per i ricchi e le imprese.
2) per la classe media "cambia poco" perché quello che risparmieranno farà impennare il debito pubblico.
3) secondo un sondaggio del WSJ e della solita rete televisiva, "solo un americano su quattro" appoggia la manovra.
Certo, aggiungo io, e  Trump appoggerà quel debito pubblico impennato al sederone di Nancy Pelosi, che oggi ha gridato "shame!" Shame, appunto. Vergognatevi, buffonesse clintonidee.

Ancora Cattivissimo Trump e il braccio di ferro con l'ONU, dove finalmente dovranno uscire allo scoperto tutti i falsi amici sia di Israele che dei palestinesi ma loro, le telegiornalesse, si guardano bene dal dirlo. 

I terremotati. L'inviata bela: "Le casette sono state consegnate, anche se i boiler montati sul tetto si bloccano perché la notte la temperatura scende molto". Il tutto detto con un sottofondo di musichina anestetica al Demerol invece del "Dies Irae" che sarebbe stato di prammatica.

Non è mica finita, ora viene il bello. Salvini e l'euro. Sul sito di RN24 si legge:
"Il referendum sull'euro è una sciocchezza anche perché non è previsto dalla Costituzione", ha detto Salvini. "L'emergenza è riattivare lavoro e produzione in Italia - aggiunge il leader della Lega - il sistema di regole europee o viene cambiato o danneggia il Paese". "Il governo Salvini metterà l'interesse degli italiani al centro", sostiene ancora Salvini aggiungendo che la sua prospettiva è far "rientrare l'Italia in Europa da protagonista".
In TV, Marypoppins l'ha fatto invece diventare: "Salvini dice: "Non voglio uscire dall'euro, l'euro fa parte delle regole dell'Europa che voglio cambiare per restarci".
Qui siamo alla vera #disinformazzzia che sta diventando più tossica del mercurio.

Infine, la fustigazione della Polonia, punita dalla UE per disobbedienza, perché non vuole piegarsi ai suoi voleri. Se non saranno le culone, saranno gli ubriaconi ad invaderla. Ci godremo lo spettacolo dei polacchi incazzati. Non vedo l'ora.

Mi pare che basti. Ripeto l'appello: spegneteli. Disinseriteli come Hal9000 finché non daranno i numeri e canteranno "girogirotondo".
Io vado a cercarmi la puntata più disgustosa di "Malattie imbarazzanti" per rifarmi la bocca. Nell'attesa, visto che si è fatta apericena, gradisce un hors-d'oeuvre di anellidi, madame Varetto?

10 commenti:

  1. e chi guarda piu' la TV, saranno almeno 20 anni. quando per sbaglio ci passo davanti e sento il flusso continuo di menzogne e mezze verita' che ne esce, mi sento un extraterrestre precipitato sul pianeta sbagliato

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  2. Già fatto, da alcuni anni.

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  3. Il panorama dell'informazione in Italia è desolante. Questa follia che abbraccia TUTTE le testate TV e cartacee (il cosiddetto mainstream) porterà solo disastri. Non paghi di questa potenza mediatica vogliono mettere il bavaglio anche alla rete. Vorrà dire che passeremo ai senzdimir nel deep web. Se ne esce in due modi: con una guerra o con un "contrordine compagni" che potrà venire solo dal cattivone Trump. Propendo per la prima ipotesi.

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  4. Grazie di avermi confermato che quanto già fatto con i tg è la cosa più giusta.. piuttosto peppa pig

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  5. Anonimo14:32

    Volendo fare della nostalgia geriatrica non possiamo trascurare Tribuna Politica, leader maximo Jader Jacobelli;trasversale per la maggior parte dei partecipanti la preparazione prima intellettuale e poi politica indiscussa,sintassi compresa.Questo per il metodo.
    Ora non so quanti indici di ascolto possano avere RaiStoria,Rai5 e Radio3 e i blog come questo, ma l'informazione alternativa oltre alla volontà, costa tempo e fatica.Non bisogna trascurare oltretutto che sono indispensabili gli strumenti di base per comprendere.
    A mio avviso,augurando vivamente di sbagliarmi, tra poche generazioni sarà ancora più facile gestire l'ovile dopo questi anni di imbesuimento di grandi e piccini, catodico e informatico.

    lr
    Ps : le auguro un 'decente' 2018. :-))

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  6. Non vedo telegiornali dal mese di Ottobre del 1994.

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    1. Mi stracci. Io non vedo tv e non leggo giornali dal dicembre 2010.

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  7. Io non guardo più la TV d circa 15 anni. Smettere è una esperienza fantastica. E' qualcosa di liberatorio, davvero. Ricordo che i primi giorni, effettivamente, non sapevo che azz fare lì per lì (La Rete era ancora terra quasi inesplorata per me) ma, grazie alla bellissima biblioteca dove mi recavo per interi pomeriggi per navigare in Rete (gratis) e (già che c'ero) ai libri che puntualmente prendevo in prestito, mi sono ritrovato a leggere molto di più di quello che normalmente facevo. E la cosa bella era proprio per via del fatto che avevo molto più tempo a disposizione, avendo abbandonato il mezzo catodico.
    La sensazione di leggerezza, di libertà e soprattutto di chiarezza che avevo nella mia mente, come una nebbia mattutina che si dirada all'alba, era qualcosa di incredibile. Stavo bene, non c'era dubbio. E questo star bene era paragonabile ad una vera e propria disintossicazione... non trovo parola migliore per descrivere quello che si prova quando si "smette" con quella roba.
    Se poi aggiungiamo il fatto - oggettivo - che, man mano che passavano gli anni la TV e il "giornalismo" è andato via via peggiorando, fino ai livelli che ben conosciamo, mi convinco ogni giorno di più di avere fatto la scelta giusta, pur cercando di rispettare (e di comprendere) chi ancora non riesce a smettere.
    Un augurio di Buone Feste a tutti (possibilmente senza TV).

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  8. Anonimo14:09

    Un paio di telegiornali al giorno, tutti i giorni. Per non perdere di vista la direzione della propaganda. É pericoloso per il fegato ma a mio avviso va fatto.
    L'uomo senza qualità.

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  9. Anonimo00:23

    Questo dato è vero? Germany
    Domain ilblogdilameduck.blogspot.it
    Server IP Address 88.99.215.67
    latitude 51.165691 , longitude 10.451526

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