martedì 28 agosto 2007

Le tette e i cinesi

Siccome non voglio essere seconda a Pensatoio che oggi sbatte Dita Von Teese in prima pagina nel suo blog, per paura che faccia più contatti di me, parlerò di tette.
Anche oggi il convento passa ribollita: post riciclato. Questa volta per assoluta mancanza di tempo per la cova del post fresco di giornata. Volevo parlare di Michael Moore ma sarà per domani.

Al mercato, sulle bancarelle dei cinesi, oltre alle camicette a 5 eulo che tu nel negozio (italiano) hai pagato 18 euro, vendono anche i reggiseni. Costano talmente poco, 3 eulo, che sei tentata di fartene una scorta, tanto anche se dopo qualche lavaggio pur con tutte le cure e i detersivi ultradelicati si slabbrano le spalline, gli elastici si polverizzano, i ferretti si accartocciano e non tengono su neanche un palloncino da bambini, chi se ne frega.

Come modelli ce n’è per tutti i gusti. Vuoi fare la liceale porcella stile anime giapponesi? C’è quello con i pupazzetti di Pokemon. Per chi vuole fare l’ingenua anche a trentacinque anni ci sono i fiorellini provenzali; per chi non ha mai osato il colore ora c’è il verde evidenziatore, il giallo zafferano, l’arancio Fanta e il fucsia – non un colore ma un crimine contro l’umanità.
Se vuoi troieggiare ci sono quelli in salamandra verde o pelle di drago di Komodo, le pelli zebrate e di tutte le razze feline, dal giaguaro alla tigre di Monpracem. E poi vai con i pizzi e le trine, il contenitivo e il balconcino, lo sportivo e quello con le punte, un po’ Madonna un po’ mi nonna in stile retro. Insomma una pacchia. Con un problema però: le taglie.

Benedetti cinesi, o non si intendono di tette o le cinesi non hanno tette ma orzaioli. Prendi in mano un reggiseno made in China e ti chiedi? Come farò mai a farcele stare? Come il mago Houdini nel bidone del latte chiuso dai lucchetti o come la contorsionista del Circo Medrano?
Non è fisicamente possibile. Leggi l’etichetta e, figurati, quella è già una quinta. Si, buonasera! Non starebbe nemmeno ad una bimba di tre anni. Per avvicinarti alle tue misure devi veleggiare verso le impensate seste, settime, ottave, manco fossi Bocelli che fa i vocalizzi.

Noi siamo italiane, perdinci, Sophia Loren non è mica nata qua per sbaglio. Negli anni Cinquanta esportavamo maggiorate a vagoni e adesso, nonostante la dieta forzata e il look generalizzato da stoccafisse, comunque qualche rigonfiamento sospetto da silicone si vede in giro.
Noi signore che stiamo migliorando come il buon vino, abbiamo la tetta che molleggia trionfante nel balconcino come la créme caramel, le nostre sorelle più giovani possono ancora fregiarsi del titolo di miss tette turgide che il balconcino rischia di fare crollare di spinta e, en passant, ogni tanto ci capita di fare un marmocchio e passare attraverso la fase della mucca Frisona da latte. Insomma, le tette noi ce le abbiamo!

Siamo noi sbagliate, con il reggiseno taglia 8/C, i jeans XXXXLLLL e le camicette che non si trovano in taglia normale perché sono tutte modellate sui vestitini per la Barbie, o sono i cinesi che dovrebbero darsi una regolata sulla conformazione fisica degli occidentali?
Che ne so, se vogliono invadere il mercato dei reggiseni dovrebbero prima frequentare un bel corso di “tetta avanzata” su testi come Max, ForMen, GQ e il sempreverde Playboy, con docenti come Maria Grazia Cucinotta e Sabrina Ferilli e come visitor Pamela Anderson, che il Signore la benedica! Un paio di master, un ciclo di stage, 25 esami e test finale. Così imparano a distinguere una terza da una quinta.

13 commenti:

  1. Anonimo23:51

    Dove si tengono i corsi?
    È rimasto un posto da docente?
    E da tecnico di laboratorio?
    Bidello? Segretario? Peronale non docente e avventizio? :-D

    Tutti da me l'1 mattina, una notizia bomba (sempre sul tema, neh!)...

    Cima dal mare

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  2. Anonimo23:58

    A pensarci bene la vera notizia l'hai citata all'inizio:
    Pensatoio che oggi sbatte Dita Von Teese... ;-)

    Cima dal mare

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  3. Concordo, i cinesi di tette davvero non se ne intendono ! ;-)

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  4. ciao. Avendo una dignitosa taglia 44 io dai cinesi qualcosa trovo. Certo, ultimamente ho comprato un paio di vestitini estivi di cotonaccio (5 euri cadauno hehehehe non è che spendo per i vestiti) e a livello di pinces pettorali mi fanno l'effetto del push up. Un po' stretti per la mia 4, ma non è che stiano male, a sistemarle un po'...
    cmq io ai cinesi dico solo "grazie di esistere"...

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  5. ot: mò li prende i commenti...hehehehehehe mejo
    ciao

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  6. Ciao, io sono un blogger come te, il quale sta crendo un circuito di scambio link chiamato "Progetto Presente!" per aumentare la popolarità dei nostri blog nei motori di ricerca grazie ai page rank.Ti chiedo di linkare il mio blog e di segnalarmi ciò con un commento nel mio blog (includendo l'indirizzo del tuo blog).Grazie

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  7. @ cima al mare
    vedo che hai colto la sottile metafora su Dita e Pensatoio... ;)
    Vuoi fare il supplente? Uno dei docenti è in congedo maternità (anche i babbi possono, ora).

    @ s.b.
    meno male, a volte ho l'impressione di notarle solo io, certe cose.

    @ cloro
    tu parli con una che se non si fossero i cinesi con le bancarelle al mercato girerebbe con un sacco di iuta con tre buchi addosso. Mi fa morire la mia zia ricca: "che bella quella camicetta, l'hai presa da Volta&Gabbana?" Io "siiiii, certo!" e invece, cinesi, 10 euro. Quest'anno hanno alzato i prezzi anche loro, comunque. Chi va con lo zoppo impara a zoppicare. Bentornata nei commenti. ;-)

    @ altra faccia della medaglia
    Aiuto, la catena di San Blog!
    Ho sentito parlare anch'io dell'iniziativa ma pare che non funzioni come sembra. Anzi, si rischia di essere bannati da Technorati.

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  8. "troieggiare" lo trovo stupendo!!

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  9. Anonimo13:46

    Io ho la taglia 38. Non vi arrabbiate, non faccio nulla per meritarmela, sono un scricciolo di natura. Con le taglie di reggiseno cinesi mi tiro su il morale. Ho una terza. Evviva, evviva! Mai riuscita ad andare più su della prima, con le nostre. Mi sento come una che è finalmente riuscita ad essere promossa nella classe successiva... ;D

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  10. @ ed
    ;-)

    @ galatea
    Grande! Non avevo pensato a quell'aspetto della questione. In effetti si spende meno che rifarsi le tette dal chirurgo delle dive.

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  11. Che bel post...
    Mi brillano ancora gli occhi...

    Pensatoio

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  12. Anonimo18:49

    emmm diciamo che io dai cinesi mi potrei gasare passerei dalla mia modestissima tera ad'una 5 sesta da urlo ma preferisco le comodissime taglie italiane
    prerogative delle vecchiette :-p
    e con questo mi son pure firmata




    un tempestoso saluto patano

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  13. malkosh15:32

    Sbaglio o questo post, nel corso degli anni, ha "subito" qualche edit? Non c'era una battuta a proposito di un cesto di lumache? Sempre da risate a crepapelle, comunque. :)

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